Il windsurf nacque il 21 maggio 1967 dalla mente di James R. Drake detto Jim che pensò di armare una vela triangolare con un boma wishbone e un albero, e di unire il tutto a una tavola mediante un giunto cardanico per riuscire a governare in piedi una tavola da surf appositamente modificata. Ma facciamo un piccolo passo indietro, già nel 1961 Jim insieme al surfista Hoyle Schweitzer, avevano iniziato i primi esperimenti per unire i piaceri della tavola a quelli della vela, varando diversi prototipi e in seguito registrarono il marchio Windsurfer e iniziarono una vera e propria produzione nel 1971. Nel 1973 Drake cedette a Schweitzer la sua metà della società per 30.000 dollari, ma il prodotto negli USA stentava a decollare e Schweitzer non riuscì a trovare altri soci. Pochi anni dopo ebbe un’offerta dalla Ten Cate, azienda tessile olandese interessata a produrre e commercializzre su licenza i Windsurfer in Europa. Fu subito un successo di vendite e il Windsurfer decollò in Europa, continuando a riscuotere solo un marginale successo negli USA. Alla Ten Cate si affiancarono presto delle aziende concorrenti che però non potendo utilizzare il marchio depositato Windsurfer (TM) denominavano genericamente i loro prodotti “sailboards” 0 “windsurf”. Il primo windsurfer alla fine degli anni ’70 era di colore giallo, il boma, la deriva e lo snodo erano in legno, la vela in dacron leggero. In seguito i Windsurfer vennero prodotti con lo scafo bianco e poi con adesivi rossi a prua e blù a poppa. La tavola era scivolosissima e tutte le volte che si cadeva, il piede d’albero usciva dalla scassa! Erano tempi durissimi. Grazie Jim, grazie Hoyle…
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una piccola correzione all’interessante articolo se mi è permessa: il primo Windsurfer Ten Cate, come giustamente riportato, arrivò ad Ostia allo stabilimento Gambrinus grazie a due olandesi Gus Nader e Robert non ricordo il cognome,stewards della TWA nel 1973 ed era di colore arancione , l’anno dopo arrivo quello giallo e poi il bianco ecc ecc. e costava 310.000 lire