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GIR+A&F

Nasce a San Giovanni in Marignano GIR+A&F. Taglio del nastro italo-francese a quattro mani. Da sinistra a destra Massimo Ferretti, presidente del gruppo Aeffe, il sindaco di San Giovanni in Marignano Domenico Bianchi con François Girbaud e Marithé Bachellerie.

GIR + A&F

“La moda? E’ ormai fuori moda” . Parola di François Girbaud, la metà esatta nel lavoro e nella vita di Marithé Bachellerie. Ribelle e in perenne movimento lui, dolce e pacata lei. Insieme hanno ideato il marchio leader del denim che porta il loro nome. Li abbiamo incontrati nella loro nuova “casa” di San Giovanni in Marignano alla presentazione ufficiale di GIR + A&F, l’ultimo capitolo della loro lunga storia. In coppia, unendo tecnologia e creatività, hanno fatto la storia del jeans partendo da Rimini. Si sono inventati prima il processo di stone washing, poi nel 1978 il baggy jeans, il pantalone extra large sui fianchi e sulla coscia, con il cavallo basso, diventato velocemente simbolo prima della moda hip-hop, poi di tutta la filosofia street. Per loro il nuovo millennio è all’insegna dei tagli al laser e della termofusione, di una ricerca non solo legata al denim, ma a una collezione completa, capace di cogliere messaggi urbani ed esigenze del vivere contemporaneo, traducendoli in capi all’avanguardia, ma sempre a misura di chi li deve indossare. Li incontriamo all’inaugurazione della nuova sede di GIR+A&F, dove A&F sta per il gruppo Ferretti. E lui, François il gran ribelle non si smentisce. In total black e catena d’acciaio penzolante dai pantaloni, dettaglio del look che gli ha “copiato” anche l’amico Karl Lagerfeld, non parlategli della Francia, il suo paese natale “E’ una terra di couturier, noi lavoriamo nel tessile e siamo in Italia da quasi 40 anni, le nostre creazioni hanno fatto il giro del mondo. Più che francese mi sento cittadino del mondo”. A preoccuparlo e non poco sono i mutamenti climatici del pianeta: “Solo la tecnologia può salvare la Terra. Per questo noi oggi utilizziamo il laser, che con le sue mille applicazioni scolorisce, decora e sfilaccia il jeans. Senza usare mai l’acqua”. François, come è cambiata la moda in questi anni? La moda per me è passata di moda. Già cinquant’anni fa Pierre Cardin diceva che non c’erano più stagioni; ci mostrava il percorso di un abbigliamento che avrebbe dovuto adattarsi ai mutamenti climatici del pianeta. Oggi il global warming (surriscaldamento globale, ndr) lo conferma: non ci sono più le stagioni e si portano le stesse cose in estate e in inverno. La moda ha continuato invece a inventare delle stagioni, che diventano cinque se consideriamo le pre-collezioni, come hanno iniziato a fare in America per ragioni commerciali. Ma il punto è: abbiamo ancora realmente dei bisogni? Serve davvero qualcosa di diverso da quello che c’è già nel nostro guardaroba? La moda indica come vestire a ogni stagione, dice a cosa dobbiamo assomigliare. Seguire la moda…ma abbiamo davvero ancora bisogno di questo? Qual è il mondo di chi indossa Marithé + François Girbaud? Vorrei essere chiaro, io disegno per me non per un target. Il rispetto e l’amore per la natura è da sempre al centro delle nostre creazioni. Tutti i nostri sforzi creativi vanno in questa direzione. Ci esprimiamo come cittadini consapevoli. La mutilazione della natura ci sta inviando dei segnali e dobbiamo attirare l’attenzione su di questi. Da una parte all’altra del pianeta la natura si ribella, vendicandosi della violenza che l’uomo le infligge. La prossima emergenza mondiale riguarderà l’acqua, usiamola meglio e meno. Vendiamo 4.500.000 capi all’anno, entriamo in contatto con milioni di persone, speriamo di far circolare il nostro messaggio almeno tra le giovani generazioni. Con Marithé fa coppia nel lavoro e nella vita da oltre quaranta anni. Come vi dividete i ruoli? Semplice, io faccio tutto e lei fa niente… Scherzo ovviamente. Potrei dire che io inizio e lei finisce o il contrario…La verità è che siamo un uomo e una donna e per forza di cose la soluzione sta sempre al centro, a metà strada. Dopo tutti questi anni quando siamo insieme si finisce sempre a parlare di lavoro e allora si cerca di stare insieme il meno possibile. Come? Quando lei è in un continente io cerco di essere in un altro.” Un interno dello stabilimento GIR+A&F a San Giovanni in Marignano, settemila metri quadrati di vetro e acciaio. La nuova società è detenuta per il 60% dal gruppo Marithé + François Girbaud e per il 40% dal gruppo Ferretti (la società non ha alcuna relazione con il gruppo quotato, Aeffe). Gli investimenti in questo progetto ammonteranno a 25 milioni di euro.

© Rimini Donna

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2 comments

  1. Angela, puoi trovare tutto che ti piace a “La Piscine” a Parigi; ci sono tre negozi tipo “outlet”.

  2. Adoro immensamente i loro vestiti che chiaramente indosso, tempo fa passeggiando in un outlet scopro che da Stefanel vendono Marithe, entro faccio incetta di tutto cio che è la mia taglia.
    Purtroppo tornando scopro che non hanno piu Marithe, perche?!!!!!, dove posso trovare?
    Grazie
    Angela

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