Raccolte oltre 5000 firme contro il “finning”,l’ Acquario di Cattolica in prima linea per la difesa degli squali.
Gli squali di Cattolica “ambasciatori della loro specie”.
La loro presenza maestosa e l’efficace attività di sensibilizzazione del pubblico da parte dello staff dell’Acquario, ha consentito la mobilitazione di oltre 5000 persone che, con le loro firme, chiedono a gran voce che l’Europa metta un freno al declino drammatico degli squali nelle acque europee, definite come le più compromesse al mondo. Gli squali, infatti, crescono più lentamente degli altri pesci commerciali e la pesca intensiva, solo per le loro preziose pinne, ha portato alla soglia dell’estinzione un terzo delle specie europee di squali e razze.
Eliminare questi importanti predatori dalla catena alimentare marina avrà probabili ripercussioni negative sulle loro prede compromettendo l’equilibrio dell’ecosistema marino. Cattolica celebra così, con la consegna delle firme di protesta e la chiusura della mostra fotografica “Niente paura! E’ solo uno squalo”, l’inizio della Settimana Europea dello Squalo che si concluderà domenica 14 ottobre e vedrà conferenze, iniziative varie in tutto il continente. La Settimana Europea dello Squalo è un evento promosso dalla Shark Alliance, una coalizione di organizzazioni non governative il cui scopo è il recupero e la conservazione delle popolazioni di squali. L’evento più importante è il coinvolgimento dell’opinione pubblica con la raccolta di firme, che verranno presentate a Bruxelles il 7 novembre 2007 al consigliere europeo per la pesca, il maltese Joe Borg. In questo modo la Shark Alliance cercherà di sollecitare la Commissione Europea a fissare un piano d’azione per gli squali, che è stato richiesto dalle Nazioni Unite nel 1999. Se ne parlerà più dettagliatamente con Donatella Bianchi sabato 6 ottobre durante la trasmissione Linea Blu su Rai 1. Si potrà comunque continuare ad aderire alla campagna anti finning e visitare l’ Acquario di Cattolica tutte le domeniche di ottobre, novembre e dicembre, giornate in cui l’Acquario è aperto al pubblico per il periodo invernale dalle ore 9,30 alle 18,30. Per informazioni : Tel. 0541 8371.
Every year tens of millions of sharks die a slow death because of finning. Finning is the inhumane practice of hacking off the shark’s fins and throwing its still living body back into the sea. The sharks either starve to death, are eaten alive by other fish, or drown (if they are not in constant movement their gills cannot extract oxygen from the water). Shark fins are being “harvested” in ever greater numbers to feed the growing demand for shark fin soup, an Asian “delicacy”.
Not only is the finning of sharks barbaric, but their indiscriminate slaughter at an unsustainable rate is pushing many species to the brink of extinction. Since the 1970s the populations of several species have been decimated by over 95%. Due to the clandestine nature of finning, records are rarely kept of the numbers of sharks and species caught. Estimates are based on declared imports to shark fin markets such as Hong Kong and China.