Confini che uniscono e non si dividono: San Leo e i Castelli di San Marino rinnovano il patto di amicizia. Domenica 15 novembre la Capitale del Montefeltro rinnova il legame con il Castello sammarinese di Città, al quale si uniscono Chiesanuova e Acquaviva. Un evento che unisce le anime di tre nazioni, Italia, Repubblica di San Marino e Croazia e la conferma che la parola “confine” più che mai indica “unione” e non “steccato”: questo è quanto accadrà a San Leo domenica 15 novembre, a partire dalle 9.30 del mattino nella cerimonia di rinnovo del Patto di Amicizia fra San Leo e i Castelli sammarinesi di Città, Chiesanuova e Acquaviva, che si svolgerà presso il Convento di Montemaggio, proprio sul confine San Leo e San Marino. Il originariamente stipulato nel 1995 fra il Castello della Città di San Marino e San Leo e ripreso nel 2007, il “Patto” abbraccia un protocollo di collaborazione in attività sociali, culturali, sportive, tradizionali artistiche – come la celebre rassegna “Arte per Mare”, che ebbe grande successo – ed economiche, la promozione di prodotti tipici e la facilitazione di relazioni commerciali fra aziende di entrambe le parti. Il luogo scelto per la cerimonia della firma del patto è il Convento di Montemaggio, sulla linea di confine fra il territorio comunale di San Leo e la Repubblica di San Marino a simboleggiare un confine che unisca e non divida. Qui la cerimonia avrà il suo inizio alle 9.30 di domenica mattina, alla presenza del Sindaco di San Leo Mauro Guerra, dell’Assessore al turismo e alla cultura Carla Bonvicini, dei Capitani dei Castelli di Acquaviva e Chiesanuova Loretta Mazza e Franco Santi. Alle 11.15 nel Duomo di San Leo avverrà l’accensione della lampada, metafora del fuoco vivo dell’amicizia fra i tre stati. Tre copie identiche della lampada ardono perennemente nel Duomo di San Leo, in quello di San Marino, e nella città di Arbe, in Croazia, terra dalla quale provengono San Leo e San Marino, in origine monaci dalmati e dalla quale proviene l’olio utilizzato per far ardere lampade. Alle 15.00, nella sala del teatro a Palazzo Mediceo avrà luogo una tavola rotonda strategica, intitolata “I confini geoculturali del Montefeltro”: un incontro moderato da Luca Giorgini, rappresentante della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra della Diocesi di San Marino-Montefeltro alla quale, oltre ai già citati rappresentanti dell’Amministrazione cittadina e del governo della Repubblica di San Marino, prenderanno parte eminenti studiosi marchigiani, emiliano-romagnoli e toscani fra i quali Armando Ginesi, Professore di Storia dell’Arte, Daniele Sacco, Vicepresidente dell’Associazione Studi Montafeltrani e direttore del “Progetto Montefeltro” dell’Università di Urbino, Massimo Bottini, Consigliere Nazionale di Italia Nostra, Francesca Michelotti, ex Segretario di Stato per la Cultura e attuale Direttrice dei Musei di Stato della Repubblica di San Marino e Angelo Turchini, docente di Archivistica e Bibliografia dell’Università di Bologna. Intervengono inoltre lo storico Vittorio Lombardi e il giornalista Augusto Mengozzi. La giornata sarà conclusa in musica, con un concerto d’archi da parte del Quartetto Rota, composto da Palo Baldoni, Aldo Capicchioni, Cecilia Scala e Aldo Zancheri, che avrà luogo alle 18.00 nella magnifica cornice della Pieve Romanica di Santa Maria Assunta.