Gradara | Anche i Castelli fanno sogni… di pietra? Dopo secoli di battaglie e dopo aver ricoperto un ruolo centrale nelle strategie politico-militari del territorio circostante il Castello di Gradara riposa, ora, sulla sommità del colle, dominando, come una sentinella di pietra, la valle sottostante fino al mare. Immersa nel suo sonno imperturbabile, la Rocca è soltanto vagamente consapevole delle migliaia di visitatori che giungono ogni anno ad ammirare i suoi bastioni e le sue ampie sale che ancora conservano la memoria di violente passioni. A volte, però, il sonno di Gradara si agita e si anima delle immagini di guerrieri, di battaglie vinte e perdute, di amori e tragedie; questi ricordi riescono a prendere forma grazie al fuoco, che riaffiora dalle pietre, mute testimoni dalla storia, dove è rimasto scolpito per secoli. è il fuoco delle passioni che per intere generazioni hanno impregnato ogni singolo mattone mescolandosi alla calce e rendendo la Fortezza sempre più tenace; è il fuoco della guerra e delle armi che hanno tentato per secoli di aprire una breccia nelle solide mura; è la somma delle passioni umane succedutesi nei secoli che hanno donato una vita propria alle pietre inanimate. Quando il sonno di Gradara si fa leggero, e riaffiora la memoria, allora le pietre sentono il bisogno di urlare, di gridare al mondo che cosa erano e che cosa rappresentavano, e raccontano con inaudita violenza la loro Storia. Si, anche i Castelli sognano, e quando lo fanno la terra trema, l’aria si riscalda e si riempie del fragore del tuono.
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